CNA Cosenza - Ultime News
22 Settembre 2023Il via libera dell’Unione europea alle modifiche al Pnrr è una notizia positiva per l’Italia. In particolare consente di dare impulso agli investimenti dei privati per effetto di quasi 8 miliardi nell’ambito del RepowerEU, di cui 1,5 miliardi, come ha sottolineato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso intervenendo oggi in Senato al convegno promosso dalla CNA, indirizzati a sostegno delle piccole imprese che investono per la realizzazione di impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Una proposta della CNA che è stata accolta dal Governo nell’ambito della revisione del Pnrr e che ha ricevuto il fondamentale via libera ieri da parte del Consiglio UE per gli affari generali.
Fonte cna.it [...]
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20 Settembre 2023La CNA rivela che “La tendenza a spendere di più per comprare di meno è continuata anche a luglio nonostante l’incremento complessivo della spesa dovuto, probabilmente, ai turisti e in particolare ai vacanzieri provenienti dall’estero”. L’Istat ha infatti registrato, nel mese, un aumento congiunturale delle vendite al dettaglio pari allo 0,4% contro una riduzione in volume dello 0,2%. A giugno invece il calo era stato tanto in valore (-0,2%) quanto in volume (-0,7%). Su base annua il dato è ancora più allarmante: a fronte del +2,7% in valore è stato archiviato un -4,5% in volume.
“Rimaniamo preoccupati – prosegue la nota della CNA – per la persistente riduzione del potere d’acquisto che penalizza le famiglie come le imprese, alle prese con il calo della domanda, e gli esercizi commerciali di prossimità che in un anno segnano una crescita delle vendite pari appena all’1,2% in valore, di molti punti quindi sotto l’andamento dei prezzi. L’inflazione continua quindi la sua nefasta azione e chiediamo al governo, di conseguenza, di accelerare gli interventi per raffreddare i prezzi, a partire dal taglio delle accise sui carburanti. Questi interventi aiuterebbero la ripresa, già frenata – conclude il comunicato della CNA – anche dal livello dei tassi d’interesse che speriamo la Banca centrale europea non intenda più innalzare”.
fonte www.cna.it [...]
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14 Settembre 2023L’assegno mensile di invalidità civile spetta agli invalidi civili parziali (coloro ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa dal 74%, al 99%)
E’ una prestazione economica erogata a domanda che può essere richiesto dall’invalido civile parziale con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge.
A CHI SPETTA
L’assegno spetta agli invalidi parziali di età compresa tra i 18 e i 67 anni.
IMPORTO
Per l’anno 2022, l’importo dell’assegno è di euro 291,98 e viene corrisposto per 13 mensilità.
REQUISITI
Per ottenere l’assegno mensile è necessario non svolgere attività lavorativa.
Inoltre è necessario:
• percentuale di invalidità tra il 74% e il 99%;
• reddito non superiore, per l’anno 2022, a euro 5.015,14;
• età compresa, per l’anno 2022, tra i 18 e i 67 anni;
• cittadinanza italiana oppure titolarità del permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 del Testo Unico per l’immigrazione);
• iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza per cittadini comunitari;
• non svolgimento di attività lavorativa;
• residenza stabile sul territorio nazionale.
COMPATIBILITÀ
L’assegno mensile è incompatibile con qualsiasi prestazione a carattere diretto concessa a seguito di invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio e con le prestazioni INAIL (rendita diretta, assegno per l’assistenza personale e continuativa, assegno di incollocabilità, assegno continuativo mensile).
L’interessato può comunque optare per il trattamento economico più favorevole.
COME RICHIEDERLO
Per il riconoscimento della prestazione è necessario presentare domanda all’INPS, esclusivamente per via telematica.
Il proprio medico curante, o altro medico abilitato dall’INPS, devono inviare telematicamente certificato medico.
Entro 90 giorni, dall’invio del certificato medico, il richiedente deve inoltrare la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile
Una volta presentata la domanda, al cittadino viene comunicata la data di convocazione per la visita di accertamento sanitario, la quale sarà eseguita da un’apposita Commissione Medica.
Nel caso di affezioni da patologie oncologiche, la visita è fissata entro 15 giorni dalla domanda.
Il servizio di patronato di CNA COSENZA ti aiuta per presentare domanda. CONTATTACI
(fonte https://www.epasa-itaco.it/) [...]
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15 Maggio 2023“Fare presto!”. È l’appello che lancia la CNA alle istituzioni nazionali e locali impegnate ad affrontare l’emergenza alluvione.
“Una volta perimetrate le zone coinvolte dal disastro per certificare i danni, si deve evitare che questa emergenza possa finire invischiata nei consueti lacci e lacciuoli burocratici”, prosegue la nota.
“Se si vuole ripristinare la normalità delle imprese, occorre assegnare al più presto sostegni e anticipi destinati ad affrontare i problemi più urgenti”, chiede la Confederazione.
“Soprattutto – conclude CNA – dev’essere rapidamente varata una moratoria sui mutui e rinviata ogni scadenza burocratica e fiscale in capo alle imprese e ai cittadini delle aree flagellate dalla calamità”.
Fonte cna.it [...]
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10 Maggio 2023È necessario rafforzare il dialogo e le relazioni tra sistema bancario e imprese per rendere meno impervio l’accesso al credito da parte del tessuto economico in particolare le micro imprese. È quanto è emerso dal convegno promosso dalla CNA dal titolo “Artigiani e piccole imprese alla sfida del credito” che ha rappresentato una importante occasione di confronto.
All’iniziativa hanno partecipato il vertice della Confederazione, il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, Valerio Vacca Direttore Servizio stabilità finanziaria di Banca d’Italia, Annalisa Areni, head of clients strategies di UniCredit, Maurizio Bai, chief commercial officer imprese e private di Banca MPS, Carlo Napoleoni, responsabile divisione impresa di Iccrea Banca, Paolo Mariani, direttore generale di Uni.Co. e il Vice Presidente CNA con delega al credito Fabio Petri. A moderare il dibattito il giornalista del Corriere della Sera, Nicola Saldutti.
Il Presidente Nazionale Dario Costantini in apertura ha ricordato che “la missione della nostra Confederazione è stare vicini alle imprese” e “portiamo all’attenzione dei nostri interlocutori numeri e dati concreti. Non parliamo per sentito dire ma indagando”.
Il Segretario Generale Gregorini ha messo in evidenza due condizioni: “A nessuna impresa deve essere negato il credito, il costo del credito deve essere sostenibile”. Gregorini ha inserito il tema del credito all’interno di un contesto dove convivono “la narrazione del dire e la narrazione del fare. La prima è che la forza del Paese sono le piccole imprese che rappresentano oltre il 99% del tessuto produttivo. La narrazione del fare è l’esatto contrario. Quando si scrivono le norme si guarda meno dell’ 1% delle imprese. Non si tratta di esaltare un modello, semplicemente occorre prendere atto che questa è la fotografia dell’Italia e abbiamo il dovere di far progredire il nostro mondo, quel mondo che grazie alle doti straordinarie di resilienza e adattamento ci ha consentito di superare la crisi pandemica, affrontare il caro materiali, la crisi energetica”.
Il Vice Presidente CNA, Fabio Petri, ha rilevato il ruolo fondamentale del fondo di garanzia durante la pandemia ma “ora dobbiamo tornare alla normalità senza sprecare tutto ciò che è stato fatto negli ultimi anni, a partire dalle risorse pubbliche utilizzate per fronteggiare la crisi”. Petri ha ricordato che “la crisi energetica non è ancora superata” auspicando che “ciò di cui non abbiamo proprio bisogno una contrazione del credito”.
Il Sottosegretario Bitonci ha indicato che da gennaio 2024 ci sarà un cambiamento delle regole e “abbiamo avviato una serie di incontri con gli attori del sistema delle garanzie per elaborare orientamenti politici”. Bitonci ha sottolineato che “il Fondo di garanzia è stato eccezionale durante la crisi pandemica ma al tempo stesso è poco conosciuto dalle Pmi. Il nostro lavoro è sostenere le micro imprese che stanno comunque rispondendo bene alla fase difficile”. Occorre rilanciare il sistema dei confidi ha aggiunto Bitonci annunciando che “stiamo lavorando per fare del Fondo di garanzia un grande motore di sviluppo e sostegno delle piccole e medie imprese”.
Mario Pagani, responsabile dipartimento politiche industriali CNA, ha illustrato un’indagine qualitativa sul credito realizzata dalla Confederazione che ha coinvolto oltre 1.500 imprese. Queste le principali evidenze l’impatto della crisi è stato più forte sulle imprese di minori dimensioni, il ruolo dei confidi è stato molto positivo, nonostante difficoltà e incertezza le imprese sono intenzionate a investire.
Areni di UniCredit ha sottolineato che “le piccole imprese ci stanno stupendo. Temevamo lo tsunami e invece le piccole imprese stanno mostrando una resilienza inaspettata. Il panorama è complicato e le banche oggi sono più selettive in quanto sono più regolamentate anche del settore farmaceutico”.
“MPS è da sempre molto vicina al mondo delle imprese artigiane e delle PMI, che rappresentano un asset fondamentale del tessuto economico del Paese – ha dichiarato Maurizio Bai, di Banca Mps. MPS è una banca commerciale italiana che affonda le sue radici sui territori ed è una vera “Banca dei mestieri”: si pone al fianco delle imprese Artigiane, Turistiche, Agricole con soluzioni concrete e personalizzate, per aiutarle ad affrontare le sfide dell’attuale contesto macroeconomico e volgere lo sguardo anche oltre i propri territori di riferimento con investimenti destinati allo sviluppo. Vogliamo proseguire in questo percorso con l’impegno di accompagnare le aziende artigiane, e in generale le piccole e medie imprese, nei processi di transizione ambientale e digitale per uno sviluppo che guarda alla sostenibilità, all’innovazione e al rafforzamento del Made in Italy”.
Napoleoni di Iccrea Banca ha evidenziato la necessità che l’impresa si relazioni con il sistema bancario, ed ha confermato l’attuale scenario complesso nel “quale per le imprese è difficile pianificare e investire, in particolare per le più piccole che sono tuttavia anche quelle più flessibili”.
Mariani, direttore generale di Uni.Co. ha messo in risalto il ruolo dei confidi e l’importanza del fondo centrale di garanzia indicando due fenomeni: da un lato gli effetti della politica monetaria della BCE che si traducono in meno credito e non per colpa del sistema bancario. Dall’altro è in atto una desertificazione degli sportelli bancari sul territorio”.
Fonte cna.it [...]
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5 Maggio 2023Il ddl delega per la riforma del fisco è un progetto ambizioso che si muove nella giusta direzione. È quanto ha indicato la CNA nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Finanze della Camera sulla riforma del fisco.
Secondo la Confederazione la delega persegue le giuste finalità di ridurre la pressione fiscale realizzando al tempo stesso equità della tassazione, semplificare il sistema tributario, aumentare il grado di certezza del diritto e migliorare il rapporto fisco-contribuente attraverso il contrasto all’evasione fiscale puntando alla “compliance”, piuttosto che a misure repressive.
La delega contiene gli elementi per ridefinire l’equilibrio tra equità e semplificazione del sistema fiscale, intervenendo su tutti gli adempimenti connessi al contrasto dell’evasione. Un’opera di riequilibrio che deve partire dalla progressiva estensione a imprenditori individuali e professionisti delle detrazioni previste per il lavoro dipendente.
CNA apprezza la previsione della tassazione sostitutiva del reddito incrementale che, tuttavia, dovrebbe mirare a ridurre strutturalmente il prelievo sul reddito di efficienza. Elementi positivi sono l’introduzione di un regime opzionale con aliquota proporzionale pari all’Ires per le imprese personali e l’eliminazione dell’Irap a partire dalle società di persone.
Riserve invece sull’introduzione del concordato preventivo biennale destinato ai contribuenti di minore dimensione titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo.
Infine CNA auspica l’avvio di un confronto con le associazioni di categoria, come peraltro è già indicato nella delega e una volta raggiunto un nuovo assetto fiscale occorre fermarsi e dare stabilità all’impianto normativo.
Evitando le continue modifiche che producono forte incertezza alle imprese. [...]
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